Omeletture con Babette: Menu à la Carte

CITAZIONI

Dio creò il cibo, il diavolo i cuochi. (James Joyce, Ulisse, 1922)

Dopo un buon pranzo, si può perdonare tutto, persino i propri parenti. (Oscar Wilde, Vera, o i nichilisti 1980)

Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. (Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé, 1929)

Prima tu prendi un drink, poi il drink ne prende un altro, e infine il drink prende te. (Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby, 1925)

Se più persone dessero valore al cibo, all'allegria, alle canzoni che all'oro, sarebbe certo un mondo più felice. (J. R. R. Tolkien, Il signore degli anelli, 1954-6)

Detesto coloro che non prendono il cibo sul serio: sono troppo superficiali. (Oscar Wilde, L'importanza di chiamarsi Ernesto, 1895)

Detesto l'uomo che butta giù il cibo affettando di non sapere che cosa mangia. Dubito del suo gusto in cose più importanti. (Charles Lamb, Saggi di Elia, 1823)

Dopo che un uomo ha cenato, la sua vera natura viene a galla. (Mark Twain, Progress in Medicine Speech, 1902)

E' bello poter mangiare qualcosa di buono. Ci si accorge di essere vivi. (Haruki Murakami, Tokyo Blues - Norvegian wood, 1987)

Condividere del cibo con un altro essere umano è un atto di grande umiltà, e non va fatto con leggerezza.(M.F.K. Fisher, An Alphabet for Gourmets, 1949)

Prima il cibo, poi la morale. (Bertolt Brecht, L'opera da tre soldi, 1928)

Non c'è amore più sincero di quello per il cibo. (G. B. Shaw Uomo e superuomo, 1903)

La cucina è diventata un'arte, una nobile scienza: i cuochi sono dei gentiluomini. (Robert Burton, Anatomia della malinconia, 1621)

La reputazione più nobile vale molto meno del possedere un buon chef. (Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray (1891)

Gli uomini sono tutti dei mostri. L'unica è nutrirli bene, quegli sciagurati. Un bravo cuoco fa dei prodigi. (Oscar Wilde, Il ventaglio di Lady Windemere, 1892)

Ho sempre pensato che preferirei essere un tamale piccante di provincia piuttosto che una minestra senza sapore. (Francis Scott Fitzgerald, Di qua dal paradiso, 1920)

Mi nutro di buone minestre, non di bei discorsi. (Molière, le donne sapienti, 1672)

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