martedì 29 aprile 2014

HAUTE CUISINE

QUANDO L'ARTE E LA FELICITÀ PRENDONO FORMA

Haute Cuisine, arte e realizzazione di sè. Babette riuscirà ad amalgamare gli ingredienti? Per scoprirlo e per trovare la vostra personale ricetta di vita seguiteci.


venerdì 18 aprile 2014

VINI

CLOS VOUGEOUT 1846, CHAMPAGNE VEUVE CLICQUOT, AMONTILLADO

"Babette che cos’è c’è in questa bottiglia?" chiese sottovoce, "Non è vino? "Vino, madame!" rispose Babette, "No madame, è un Clos Vougeout 1846!" […]
Martina non aveva mai sospettato che i vini potessero avere un nome, e fu messa a tacere. […]
Il generale Loewenhielm posò di nuovo il bicchiere, si rivolse al suo vicino di destra e gli disse: "Ma questo è certamente Veuve Clicquot 1860!". Il vicino lo guardò cortesemente, gli sorrise e fece un'osservazione sul tempo. […]
Il generale Loewenhielm, che sospettava un poco di quel vino, ne bevve un sorsetto, sussultò, sollevò il bicchiere prima all'altezza del naso e poi degli  occhi, e lo posò poi, sbalordito. "Che strano!" Pensò. "Amontillado! e del miglior Amontillado che mai abbia assaggiato." (cit.)

FRUTTA


UVA, PESCHE E FICHI FRESCHI 

Il generale Loewenhielm non si stupì più di nulla. Quando pochi minuti dopo, si vide davanti uva, pesche e fichi freschi, rise guardando il commensale che gli stava di fronte e osservò: "Che splendida uva!" Il vicino rispose: "E scesero fino al ruscello di Escol e spaccarono un ramo con un grappolo d'uva. E lo portarono in due infilato su un palo. (cit.)

QUAGLIE IN SARCOFAGO

(CAILLES EN SARCOPHAGE)

Il generale Loewenhielm smise di mangiare e si fece immobile, Era nuovamente riportato indietro nel tempo, al pranzo di Parigi che gli era ritornato alla memoria sulla slitta. un piatto incredibilmente ricercato e gustoso era stato servito quella sera, egli ne aveva chiesto il nome al suo vicino, il colonnello Galliffet, e il colonnello gli aveva detto, sorridendo, che si chiamava Cailles en sarcophage. Gli aveva, poi, spiegato che quel piatto era stato inventato dal cuoco dello stesso café in cui stavano pranzando, persona nota  in tutta Parigi come il più grande genio culinario dell'epoca, e - tanto più sorprendente - quel cuocoo era una donna! "Infatti," diceva il colonnello Galliffet, " questa donna sta ora trasformando un pranzo al Café Anglais in una specie di avventura amorosa - una di quelle avventure amorose nobili e romantiche in cui si distingue più tra la fame, o la sazietà, del corpo e quella dello spirito!" (cit.)

mercoledì 16 aprile 2014

ZUPPA DI TARTARUGA GIGANTE


(SOUPE DE TORTUE GÉANTE)

Il generale Loewenhielm, che sospettava un poco di quel vino, ne bevve un sorsetto, sussultò, sollevò il bicchiere prima all'altezza del naso e poi degli  occhi, e lo posò poi, sbalordito. "Che strano!" Pensò. "Amontillado! e del miglior Amontillado che mai abbia assaggiato." Dopo un attimo, per mettere alla prova le reazioni del suo gusto, prese una mezza cucchiaiata di minestra, poi una cucchiaiata piena, e posò il cucchiaio. "E' veramente strano!" disse a se stesso, "perchè sto certamente bevendo brodo di tartaruga... e che brodo di tartaruga!" Fu preso da uno strano panico e si vuotò il bicchiere. (cit.)

giovedì 10 aprile 2014

BLINIS DEMIDOFF


(BLINIS AU CAVIAR)

Il generale Loewenhielm, che doveva dominare la conversazione alla mensa, riferì che la raccolta dei sermoni del decano era il libro prediletto della regina. Ma quando fu servita una nuova pietanza rimase in silenzio. "Inaudito!" disse a se stesso, "questo è Blinis Demidoff!". 
Si guardò attorno, osservò i suoi compagni di tavola. Mangiavano tutti calmi calmi il loro Blinis Demidoff, senza dar mai segno di stupore o di approvazione, come se lo avessero mangiato ogni giorno per trent'anni di fila. (cit.)

mercoledì 9 aprile 2014

DIETRO LE QUINTE

Avete mai visto tanto sgomento in un blog che parla della cucina francese in letteratura?

Per immergervi nel racconto seguite la scia di profumo e...Guardate questo video: 



 

mercoledì 12 marzo 2014

BENVENUTI

Per noi il cibo è un modo per condividere le proprie emozioni ed esprimere il proprio affetto alle persone care. É un'esperienza che tutti possono vivere nella quotidianità: qualcuno ha pensato a noi, ha speso del tempo e delle energie per fare qualcosa che ci possa piacere e soddisfare. Può sembrare banale ma il cibo non sfama solo il corpo, ma anche l’anima.
L’esperienza del piacere attraverso il cibo è un tema su cui verte “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen. “Gli unici beni terreni che potremmo portarci dietro saranno quelli che avremo donato”. È tutto in questa frase il senso del racconto, splendido apologo della capacità di amare e di vivere superando l’ostacolo della vanità.
Vi proponiamo citazioni e ricette legate ai piatti principali del pranzo di Babette, una contestualizzazione storica e qualche consiglio enogastronomico contemporaneo per deliziare i vostri palati raffinati.
Buona lettura.